Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta, ben nota nella tradizione di Sambuco che narra di greggi scomparse e di gatti riapparsi, è sita in un canalino franoso tra due dei molti torrioni che sovrastano il traverso finale della strada forestale che dalla borgata di Moriglione tenta di raggiungere il pilone votivo dello sperone del costone del vallone del rio Bianco.
Di questa cavità esistevano parecchie ma confuse notizie risalenti alle campagne esplorative di francesi, cuneesi e torinesi degli anni '60.
Nella ricerca della grotta sono state di notevole aiuto le indicazioni avute in loco, nonchè la disponibilità dell'amministrazione comunale.
La grotta è costituita da una frattura di buone dimensioni, che tradisce la sua genesi tettonica; essa è aperta nei calcescisti cretacei del subbrianzonese. Alcuni pianerottoli di massi incastrati intervallano la discesa che si arresta inevitabilmente a -36.
Itinerario:
Storia: