Grotta del Pugnetto (PI1501)

Dati principali
Sinonimi
Borna Maggiore del Pugnetto
Primo segnalatore
Località
Area
PUGNETTO
Valle
VAL D'ALA
Montagna
Coordinate
Lat: 45.2722721, Lon: 7.4124256, Quota: 820 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 765 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 20 m +: 10 m Totale: 30 m
Sistema carsico
Sistema del Pugnetto
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Chiusa
Note chiusura
La cavità è ubicata nelle Valli di Lanzo in Val d'Ala. Da Traves si segue per Pugnetto. Poche curve prima della frazione si vede, sul lato sinistro della strada, un cartello che indica Grotta della Madonna. Da lì parte il sentiero che, risalendo per una trentina di metri, porta all'ingresso. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Descrizione
Note:
Descrizione:
La cavità è sub-orizzontale, a più livelli, con ampi saloni di crollo ed approfondimenti delle vecchie strutture freatiche. Il ramo principale della grotta si biforca nella parte terminale formando il Ramo della Madonna ed il Ramo della Fontana, al di sotto del quale parte l'unico tratto della grotta ancora attivo, denominato Via dei Babi, dove per una trentina di metri è possibile seguire un piccolo rigagnolo, che presto si perde filtrando tra i massi.
In prossimità dell'ingresso, scendendo sulla sinistra, si raggiunge la parte più bassa della cavità, dove fino ad alcuni decenni or sono era presente un laghetto, ora scomparso per approfondimenti naturali.
Da notare che l'ingresso naturale della grotta è un piccolo foro che si trova a pochi metri a destra di quello artificiale, costruito per agevolarne la frequentazione.
L'area è un SIC (Sito di Interesse Comunitario) perché frequentata da almeno tre specie di chirotteri, Rhinolophus ferrumequinum, Myotis emorginotus e Myotis myotis/Myotis blythii. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Itinerario:
Storia:
Il primo che ne fornisce una descrizione completa è Muratore nel 1924; il rilievo è del 1946 ad opera del GSP che lo ha aggiornato nel 1984.
La Boma Maggiore è nota e frequentata dai valligiani fin dal passato ed era nella tradizione dei paesani effettuare, con cadenza annuale, una cerimonia religiosa nella piccola cappella ricavata al fondo del Ramo della Madonna. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Relazioni
Geologia: Calcescisti
Meteorologia:
Idrologia:
Associazioni speleo:
Bibliografia:
Alias:
Grotte collegate:
Foto
Foto cavità

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