Pozzo della Rivoera (PI201)
Dati principali
Sinonimi
Pozzo Congiuntivite
Primo segnalatore
Località
FRAZIONE S. ANNA DI COLLAREA
Area
MONTE SAVINO - BRIC RIVOERA
Valle
Montagna
BRIC RIVOERA
Coordinate
Lat: 44.303132, Lon: 7.8616425, Quota: 1024 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 45 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 40 m +: n.d. Totale: 40 m
Sistema carsico
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Da S. Anna Collarea per la strada di S. Giacomo fin presso C. Volpi, dove una carrettabile sale al colletto a NO della q. 1009. Presso il colletto la strada volge a sinistra costeggiando il versante E del Bric Rivoera, lino a perdersi in una dolina a piatto di m 30 X 25.
Sul fianco SO della dolina si sale per 30 metri costeggiando roccioni calcarei; sopra di essi, dopo un piccolo tratto pianeggiante si trova il foro d'ingresso. (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
Descrizione
Note:
Descrizione:
L'ingresso, di m 0,5 X 0,7, si trova in un bosco, fra blocchi di calcare rivestiti di muschi e licheni. Ad esso segue subito un pozzo-fessura, largo m 0,4-1, che scende verticale per 9 metri; la fessura è chiusa da materiali clastici e da argilla, ma si può scendere ancora un po', fino a una profondità totale di 15 metri; la larghezza massima del pozzo è di 11 metri.
Internamente è stata misurata una temperatura di 10 °C.
La presenza di questa cavità deve essere considerata in relazione ai vari fenomeni carsici che si osservano nella zona e in particolar modo alla grande dolina che si trova a pochi metri da questo pozzo. (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
L'ingresso, di m 0,5 X 0,7, si trova in un bosco, fra blocchi di calcare rivestiti di muschi e licheni. Ad esso segue subito un pozzo-fessura, largo m 0,4-1, che scende verticale per 9 metri; la fessura è chiusa da materiali clastici e da argilla, ma si può scendere ancora un po', fino a una profondità totale di 15 metri; la larghezza massima del pozzo è di 11 metri.
Internamente è stata misurata una temperatura di 10 °C.
La presenza di questa cavità deve essere considerata in relazione ai vari fenomeni carsici che si osservano nella zona e in particolar modo alla grande dolina che si trova a pochi metri da questo pozzo. (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
Itinerario:
Storia:
Relazioni
Geologia:
Meteorologia:
Idrologia:
Associazioni speleo:
Bibliografia:
- Giachino P.M., Lana E. - Dati bionomici preliminari su alcune specie di Duvalius del Piemonte (Coleoptera, Carabidae, Trechini) (2023)
- Gruppo Speleologico Piemontese C.A.I. U.G.E.T Torino - Speleologia del Piemonte (1970)
- AA.VV. - Pertus n.1 (1993)
- Dematteis G - Primo elenco catastale delle grotte del Piemonte e della Valle d'Aosta (1959)
- Bisio L, Giuntelli P - I Carabidi della Val Corsaglia, della Val Casotto e della Valle Mongia (Alpi Liguri) (2019)
- Enrico Lana, Pier Mauro Giachino, Achille Casale - Fauna Hypogaea Pedemontana (2021)
- Casale A, Giachino PM - Due nuovi Coleotteri ipogei delle Alpi occidentali: Duvalius (Duvalius) lanai n. sp. (Carabidae: Trechini) e Archeoboldoria sturanii n. sp. (Cholevidae: Leptodirinae) (Coleoptera) (2010)
Alias:
Grotte collegate:
Foto
Michelangelo Chesta - Licenza: CC BY 4.0