Descrizione
Note:
Descrizione:
Lo smantellamento di parte di quella che doveva essere un1imponente cresta rocciosa, costituita da micascisti, ha creato, sui fianchi occidentali del Monte le Colme - Cavallaria, grandi pietraie. Quasi alla sommità di una di queste è possibile scendere, in verticale tra i massi, per circa quindici metri. Non è chiaro se si penetra entro un accumulo di grandi blocchi o se la pietraia si sia insinuata all'interno di una preesistente frattura, certo è che non è possibile definire le pareti rocciose dell'eventuale frattura e che, sul fondo, uno strato di detrito fine occlude ogni possibile prosecuzione. La progressione non richiede l'uso di materiali. I passaggi sono stretti, tranne che in corrispondenza del saltino (insidioso ma superabile in libera) che permette di accedere al fondo.
La cavità è molto conosciuta tanto che, a Brosso, si narra che fino all1avvento dei moderni frigoriferi le donne salissero, in estate, fino alla "buca" per ricavarne ghiaccio. Al momento della visita - fine settembre 2003 - la cavità si presentava però asciutta e senza placche ghiacciate. È tuttavia da rilevare l'eccezionale estate 2003 (sia per la durata del caldo, sia per le temperature elevate). (tratto da: Panta Rei - Antologia 2001-2014)
Itinerario:
Da Brosso (piazza del Municipio) sulla strada a percorrenza regolamentata (permessi in Comune di Brosso) per il Colle "Pian dei Muli" fino alla "cava di quarzo". Nell'ultimo spiazzo (adiacente alla strada, a quota 1381 m s.l.m.) seguire la traccia di sentiero che risale il costone verso la sommità di le Colme, lungo la linea di massima pendenza. Raggiunta una sorgente, a ridosso di un grande masso, il sentiero devia a sinistra e, valicato il dosso, in leggera salita fino ad una vistosa pietraia. Tra i massi di questa, indicato dalla scritta "buca", si apre l'angusto ingresso della cavità. (tratto da: Panta Rei - Antologia 2001-2014)
Storia: