Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta si apre in una dolomia cariata di età triassica; non esistono affioramenti nelle vicinanze, essendo la roccia sempre ricoperta da humus e da vegetazione.
Fu scoperta casualmente nel 1935 durante i lavori di scavo per la costruzione della baracca, e fu subito esplorata dagli scopritori.
All'ingresso, di piccole dimensioni, segue uno scivolo di 3 metri (utile la corda) e quindi un pozzo di 6 metri (scaletta necessaria) che dà in un'ampia sala; proseguendo per una galleria in discesa si giunge (disostruzione artificiale) in una seconda sala con brevi diramazioni, tutte chiuse da frana.
Il substrato è costituito da blocchi di frana e, nel primo tratto, da argilla di probabile provenienza esterna; le pareti mostrano soprattutto morfologia di stacco.
La grotta si trova in una zona d'assorbimento, ma non sembra che l'acqua abbia avuto un ruolo importante nella speleogenesi; sembra invece che la cavità si sia formata soprattutto per crolli, dovuti forse ad una sottostante cavità. Il ramo principale è impostato su una diaclasi con direzione N 110° E, e l'incrocio con altre diaclasi ha determinato la formazione delle due sale.
Non esistono sensibili correnti d'aria; la temperatura è di 8 1/2 °C (misurata in marzo). (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
Itinerario:
Percorrendo la strada da Serro a Frabosa centro, dopo la curva a destra (cappella), a circa 10 metri dalla strada si trova nel prato una baracca-magazzino (proprietà privata} nell'interno della quale si apre la grotta. (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
Storia: