Descrizione
Note:
Descrizione:
E' senza dubbio la più bella ed interessante delle cavità descritte ma, probabilmente è anche quella che ha subito il maggior numero di interventi antropici che ne hanno stravolto l'originaria forma. Per il Catalano la "Grotta Astronomica delle tre bocche" è senza ombra di dubbio un osservatorio con le tre aperture spalancate in direzione di altrettanti settori dell'emisfero celeste. Assegna infatti alle tre aperture i nomi di: Bocca del Polo Celeste, quella rivolta ad ovest; Bocca dell'Emisfero Boreale, quella rivolta a nord e Bocca dell'Aurora quella rivolta ad est. Le nostre conoscenze non ci consentono pareri fondati ma che l'antro non sia riconducibile ad una semplice cava traspare da ogni forma interna ed esterna. Alla sommità delle tre bocche sono state infatti scolpite tre ruote perfette, Sulla cuspide della roccia, è abbozzato un disco che per la sue realizzazione ha richiesto la messa in opera di ponteggi od ancoraggi vari. Poco sotto campeggia il "sacro fonema IL della scrittura urupeita". All'interno, sulla volta, spiccano elementi circolari, ben evidenziati e, a testimonianza della loro non casualità, alcuni sono sovrapposti. Ampie superfici sono poi trattate a pioggia cosmica. Il pavimento è terroso, interessato da pochi clasti e la parte più profonda, nonostante le tre grandi aperture, è completamente buia. (tratto da: Panta Rei - Antologia 2001-2014)
Itinerario:
Raggiunta l'Alpe in corrispondenza della prima costruzione, a sinistra s'innesta un sentiero che, attraversata una breve radura, s'inoltra nel bosco. Dal punto in cui inizia a scendere, seguirlo ancora per circa duecento metri, poi abbandonarlo e risalire il versante per circa trenta metri di quota, fino a vedere l'alta roccia che ospita la cavità. Utile l'uso del gps. (tratto da: Panta Rei - Antologia 2001-2014)
Storia: