Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta si apre in un affioramento di marmi triassici, appartenente ad un'area geologicamente complessa.
Una serie di pozzetti e traversi, intramezzati da marmitte e vasconi allagati, porta sull'orlo di un pozzo profondo 25 m, in cui precipita con grande fragore una cospicua cascata. Un lungo meandro, in moderata pendenza, porta quindi al fondo della grotta, dove le acque scompaiono in un nero sifone, per riemergere due chilometri più a valle, alla base della alta cascata che sovrasta il Lago di Agaro.
La progressione, non difficile ma mai banale, richiede continua attenzione, anche per evitare antipatici bagni in acque gelide. In caso di forti precipitazioni occorre prestare attenzione alle piene. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Itinerario:
La grotta si apre 500 m a monte dell'Alpe Pojala, raggiungibile comodamente dal Lago di Agaro o dall'Alpe Devero (2.5-3 h di cammino), in corrispondenza di un marcata depressione ove scompaiono le acque del Torrente Pojala. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Storia:
Fu esplorata dagli speleologi biellesi negli anni 1977 e 1984; nel 1988 e nel 2002 il GGN vi ha esplorato alcuni rami laterali. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)