Tumba 'd Cucitt (PI2520)

Dati principali
Sinonimi
Primo segnalatore
Località
Area
Valle
Montagna
Coordinate
Lat: 46.0199532, Lon: 8.1803436, Quota: 1100 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 90 mPlanimetrica: 80 mSviluppo: n.d.
Profondità
-: 20 m +: n.d. Totale: 20 m
Sistema carsico
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta inizia con uno stretto passaggio nell'angolo occidentale della dolina (1).
Un facile saltino (2) dà su un piano inclinato ricoperto da detriti, che costituisce la prima sala. Questa termina dopo una decina di metri (3) con un pozzo di circa 10 m. Con l'aiuto di uno spit ci si può calare fino alla base; altrimenti, spostandosi un po' a sinistra, si può scendere il pozzo con delicata arrampicata (attenzione: roccia e detriti instabili, corda necessaria).
Una volta alla base del pozzo, si raggiunge il piano a quota più bassa (4) ove la grotta prosegue in severo ambiente, tra incombenti lastroni di gneiss a facce piane e parallele.
Un saliscendi porta quindi in una nuova sala, abbastanza ampia (6). Qui la grotta pare terminare.
Con facile arrampicata (attenzione!), si raggiungono i massi più alti (7), ove la grotta prosegue, meno ampia, fino a una piccola saletta apparentemente cieca (10). Ma un basso passaggio sulla destra, poco evidente, porta nell'ultima sala (11 ), di rispettabili dimensioni, e, pur in assenza di concrezioni, di una sua selvaggia e spartana bellezza.
Non volendo rifare al ritorno lo stesso percorso, è possibile ora infilarsi in un passaggio in alto, che riporta dopo vari punti piuttosto stretti, direttamente ai roccioni del punto (7).
Nel corso della nostra visita (27 maggio 2001), tutta la parte bassa della grotta era percorsa da una discreta corrente d'aria in direzione dell'uscita. Non abbiamo osservato flussi consistenti d'acqua, ma le pareti della grotta erano ricoperte pressoché ovunque da un velo di acqua.
(tratto da: Labirinti n.22; testo: S. Cantonetti, G.D. Cella)
Itinerario:
Si risale la valle Anzasca fino a Molini. Da qui si segue la strada, che poi diviene carrareccia, che porta fino a pochi metri dall'Alpe Giocola.
Si attraversa completamente l'Alpe lungo il sentiero segnato e in leggera salita che porta all'Alpe la Barca e all'Alpe Prer; dopo una quindicina di minuti l'ottimo sentiero attraversa il letto di due torrenti.
Passato il secondo torrente, il sentiero continua prima in salita, quindi prosegue in piano in un bosco di betulle. Poco prima di attraversare un terzo solco torrentizio, assai meno marcato degli altri due, abbandonare il sentiero e scendere per circa 50 m di dislivello nel bosco, cercando di tenendosi sul costone da cui è visibile l'alpe Giocola.
La grotta si presenta con un minuscolo foro all'interno di una specie di dolina del diametro di circa 5 metri. Si tenga comunque presente che la "dolina" è visibile dall'alpe Giocola, e che a circa 50 m in direzione ovest, circa alla stessa altezza, c'è una seconda grotta ostruita, nei pressi di
una paretina rocciosa.
(tratto da: Labirinti n.22; testo: S. Cantonetti, G.D. Cella)
Storia:
Foto

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