Descrizione
Note:
Descrizione:
Ci si infila nello stretto pertugio di ingresso, destreggiandosi tra i massi che rendono difficoltosa la progressione. A terra sono presenti molte concrezioni spezzate, che paiono gettate dall’esterno; non escludo che il pavimento possa nascondere un ambiente a quota inferiore, come si sarebbe portati a pensare dai vecchi dati catastali (sala finale a -14 m).
Si percorre poi un breve tratto in piano, quindi si risale tra massi e belle concrezioni bianchissime, fino a che la frattura diventa intransitabile.
(tratto da: Labirinti n. 33; testo: G.D. Cella, L. Botta)
Itinerario:
Da Varzo ci si segue la provinciale che porta a San Domenico fino alla cappella di San Carlo, ove si può parcheggiare comodamente l’auto. Si prosegue a piedi lungo la strada per 250 m, fino a incontrare sulla destra la stretta frattura che dà accesso alla grotta.
(tratto da: Labirinti n. 33; testo: G.D. Cella, L. Botta)
Storia: