Grotta di Pian Bernardo (PI252)
Dati principali
Sinonimi
Primo segnalatore
Località
FRAZIONE PIAN BERNARDO
Area
Rocca d'Orse - Valdinferno
Valle
Montagna
Coordinate
Lat: 44.1832317, Lon: 7.9650818, Quota: 1178 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 50 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 28 m +: n.d. Totale: 28 m
Sistema carsico
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Dalle case di Pian Bernardo si prenda la mulattiera che va verso i prati sopra le Balze. La si segua fino alla prima notevole biforcazione e, tenendosi poi a sinistra, la si segua fin dove essa, in un lungo rettilineo, è fiancheggiata da piccoli prati. Si attraversa il prato di destra e, nascosta fra i cespugli si scorge la grotta, a una quindicina di metri di distanza dalla mulattiera. (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
Descrizione
Note:
Descrizione:
L'ingresso è costituito da una dolina-pozzo con pareti molto ripide, coperte di folta vegetazione. Segue una galleria molto ampia in discesa che termina in un vasto ambiente con due piccole diramazioni senza importanza.
Il substrato è costituito da detriti di varia dimensione, di provenienza esterna e di crollo che hanno determinato, unitamente a una colata stalattitica, la chiusura della cavità, un tempo molto più estesa.
Le pareti sono piuttosto concrezionate. In certi periodi dell'anno si raduna una notevole quantità d'acqua che viene attinta dagli abitanti; notevoli l'umidità e lo stillicidio. Per la vastità della galleria, una debole luce naturale giunge sino in fondo alla cavità (non nelle diramazioni). (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
L'ingresso è costituito da una dolina-pozzo con pareti molto ripide, coperte di folta vegetazione. Segue una galleria molto ampia in discesa che termina in un vasto ambiente con due piccole diramazioni senza importanza.
Il substrato è costituito da detriti di varia dimensione, di provenienza esterna e di crollo che hanno determinato, unitamente a una colata stalattitica, la chiusura della cavità, un tempo molto più estesa.
Le pareti sono piuttosto concrezionate. In certi periodi dell'anno si raduna una notevole quantità d'acqua che viene attinta dagli abitanti; notevoli l'umidità e lo stillicidio. Per la vastità della galleria, una debole luce naturale giunge sino in fondo alla cavità (non nelle diramazioni). (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
Itinerario:
Storia:
Relazioni
Geologia:
Meteorologia:
Idrologia:
Fauna:
Associazioni speleo:
Bibliografia:
Alias:
Grotte collegate:
Foto
Massimo Sciandra - Licenza: CC BY-SA 4.0