Descrizione
Note:
Descrizione:
Si tratta di una profonda diaclasi con direzlone ENE - 78° N - che taglia verticalmente il settore delle cave. La roccia interessata da tale frattura è la dolomio del Trias. Superficialmente è totalmente inagibile tranne che nel tratto messo a nudo dalla cava. Tale tratto, artlificialmente ampliato, presenta la propria parete orientale interessata da una spessa colata stalagmitica. Tramite uno spitt in loco ed usando una corda da 20 metri si raggiunge agevolmente la prima fessura. Questa deve essere superata orizzontalmente (cap. 3/4). Una corda fissata su apposito spitt agevolerà la risalita (20 metri di corda). Un'altra difficilissima fessura si trova in corrispondenza del cap. 5. Il tratto verticale risulta invece facilmente agibile. Sul fondo, l'acqua sgorga da una minuscola frattura e forma un discreto invaso apparentemente immoblle (M. Ghiglia - Orso Speleo Biellese n° 5 - 1977).
Itinerario:
Da Bettole verso Grignasco sulla statale a sinistra dopo il cavalcavia della linea ferroviaria, flno a Fenera Annunziata. Un sentiero in disuso conduce alla Cava Antoniotti dove si aprono La 2550 e la 2551. Sulla destra, dopo aver attraversato il torrentello si sale verso la Cava Edoardo Daniele. Si incontra, a metà percorso, il vecchio locale dei compressori ed aggiratolo senza attraversare il ponticello, si risale il sentiero fino al piano di detta cava. Si costeggia indi la parete di sinistra fino ad una minuscola scarica di materiale: alla sommità di questa si apre La Beante (M. Ghiglia - Orso Speleo Biellese n° 5 - 1977).
Storia: