Descrizione
Note:
Descrizione:
Il letto del torrente Cervo si snoda su una importante linea di faglia che attraversa il territorio da SE a NW e proprio lungo tale direttrice si sviluppa la cavità, sicuramente naturale, anche se sulla parete di destra sembrano evidenziarsi ampliamenti determinati da interventi antropici. Ad un ingresso relativamente ampio fa subito seguito un basso cunicolo sabbioso che diventa, dopo pochi metri, impercorribile e sembra
chiudere sul fondo. L'ingresso si apre alcuni metri sopra il normale corso delle acque e, pur non essendo al riparo da future alluvioni, ha superato indenne sia quelle (distruttive) del '69 che quella del 2000. La roccia incassante, priva di mineralizzazioni e pur vicinissima al limite del plutone, è parte dell'aureola metamorfica del plutone della Valle del Cervo. (tratto da: Panta Rei - Antologia 2001-2014)
Itinerario:
Per essere certi di poter raggiungere l'ingresso conviene avvicinarsi dalla sponda destra. Alcune centinaia di metri prima di raggiungere il paesino di Bogna, sulla strada Biella - Piedicavallo, si notano, a sinistra, delle condotte forzate. Un piccolo spiazzo sovrastante la centrale idroelettrica consente il parcheggio dell'auto e, a seguire, di percorrere, a piedi, la strada per la centrale. Superato il ponte sul torrente Cervo,
sulla destra una scalinata (ora metallica) conduce ad un terrazzo pianeggiante su cui sorgono alcune baite.
Seguendo un ben marcato tratturo, si supera il primo gruppo e, in corrispondenza del secondo, in prossimità di un traliccio dell'energia elettrica, si può scendere, tra i rovi, verso il torrente. Una corda di una decina di metri renderà più sicura la discesa fino all'ingresso della cavità. (tratto da: Panta Rei - Antologia 2001-2014)
Storia: