Bocc dal Faij (PI2677)

Dati principali
Sinonimi
BOCC DAI FAJ
Primo segnalatore
Località
ALPE CASTUAGA
Area
Rocca Massiola - Sambughetto
Valle
CHIGNOLO
Montagna
Coordinate
Lat: 45.9162682, Lon: 8.3689021, Quota: 800 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 38 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 9 m +: 6 m Totale: 15 m
Sistema carsico
Praticabilità
FACILE, POZZETTO DI INGRESSO ARRAMPICABILE.
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Di difficile reperimento, terreno scosceso.
Descrizione
Note:
Descrizione:
L'ingresso, di piccole dimensioni, si apre a fil di terra e consiste in un saltino di due metri. Un ripido scivolo immette nella prima sala che un tempo doveva essere riccamente concrezionata: oggi solo pochi frammenti sono sopravvissuti ai continui vandalismi. Un breve restringimento immette nella seconda sala, anch'essa con resti di concrezioni. Sul soffitto alcuni fori conducono a vani di ridotte dimensioni.
Osservazioni: la cavità si apre in un banco di calcefiri ad elevato contenuto di carbonato di calcio (85 - 90 %) e si sviluppa in corrispondenza di una frattura orientata ENE - WSW, ben visibile sulla volta. Questa diaclasi è correlabile con la discontinuità tettonica in corrispondenza del sottostante torrente Bagnone. L'aspetto è quello caratteristico delle cavità di crollo: volte piane, pareti lisce ed allineate con l'asse della diaclasi; pavimenti ricoperti da clasti di ogni dimensione. Questa morfologia ha ormai completamente cancellato quella originale della grotta.
Il Bocc dal Faij si presentava, sino a poco tempo fa, estremamente ricco di concrezioni: stalattiti, stalagmiti, gours, colate e cristallini di calcite ornavano quasi completamente le due sale. Purtroppo, ignoti vandali hanno distrutto questo patrimonio unico in tutta la valle.
Dal punto di vista idrologico, la presenza di sabbia in corrispondenza del meandro presso la seconda sala ci fa ritenere che questo divenga attivo nei periodi di forte precipitazione.
(tratto da: Labirinti n.6; testo: M. Ricci, G.D. Cella)
Itinerario:
Da Chesio per sentiero ci si porta all'alpe Castuaga (50'). Da qui il sentiero prosegue in quota: se ne percorrono ancora circa 200 m fino ad alcuni ruderi. Ritornare indietro per una cinquantina di metri. Scendete nella valletta fino a che questa si restringe, quindi attraversate a destra una crestina rocciosa (attenzione!), oltre la quale una labilissima traccia porta in pochi minuti all'ingresso.
Alternativa più breve: da Chesio predere la strada che porta all'alpe Loccia. Lasciare l'auto al tornante in prosssimità dell'invaso che alimenta la sottostante centralina e seguirne il canale di alimentazione. Abbandonarlo dopo circa 15', scendendo per comodo costone fino al torrente Bagnone; lo si guada quindi zigzagando lungo labili tracce si risale il ripido pendio opposto fino a raggiungere il poco evidente ingresso.
(tratto da: Labirinti n.36; testo G.D. Cella e G. Corso)
Storia:
Foto
Foto cavità

GDC