Descrizione
Note:
Descrizione:
Il pozzetto di accesso può essere evitato infilandosi tra alcuni massi in un passaggio che immette direttamente alla base del breve salto. Una ripida galleria, ingombra di massi di crollo, scende ad un bivio. Sulla destra una strettoia consente di accedere ad una sala con due diramazioni che ben presto divengono impercorribili. Il ramo di sinistra conduce invece, dopo un'altra strettoia, ad un angusto pozzo di 4 metri (corda necessaria) alla cui base è una saletta cieca.
La cavità si sviluppa prevalentemente negli gneiss che si presentano profondamente alterati in superficie. La grotta è ovunque ricoperta di clasti
di ogni dimensione; negli ambienti più profondi si riscontrano inoltre detriti fini e sabbia. Alcune minute stalattiti pendono dalla volta sovrastante il pozzetto; nella stretta galleria finale dal ramo destro abbiamo inoltre rinvenuto dei grossi crostoni costituiti da cristallini di calcite.
(tratto da: Labirinti n.6; testo: M. Ricci, G.D. Cella)
Itinerario:
Sulla sinistra della strada, a pochi metri da questa, negli immediati pressi del sentiero che attraversa il campo di doline, si apre il pozzetto che dà accesso alla cavità.
(tratto da: Labirinti n.6; testo: M. Ricci, G.D. Cella)
Storia: