Descrizione
Note:
Descrizione:
Alla cavernetta iniziale fa seguito una scomoda fessura che termina con uno stretto gomito: due metri più oltre termina anche la grotta. La morfologia tettonica è evidentissima: l'ambiente iniziale presenta qualche fenomeno di crollo, mentre le due pulitissime fessure successive costituiscono altrettante diaclasi da manuale. La grotta si apre in una roccia che a noi è sembrata uno gneiss anche se, secondo la carta geologica, in questa zona i litotipi predominanti sono piuttosto dei micascisti a biotite e muscovite, mentre gli gneiss appaiono solo in maniera subordinata, intercalati nei micascisti. Si tratta comunque di rocce metamorfiche in quanto siamo ad oriente dell'ipotetica linea che, passando per le opposte valli di Selva Spessa e del Pescone, unisce Baveno a Pettenasco e che divide il ben noto granito del Mottarone dai micascisti della Serie dei Laghi.
(tratto da: Labirinti n.6; testo: M. Ricci)
Itinerario:
Da Armeno si sale verso il Mottarone fino a congiungersi con la strada a pedaggio proveniente da Stresa. Lasciata l'auto in corrispondenza del bivio, si traversa orizzontalmente sulla sinistra per circa 200 metri verso un evidente gruppo di roccette sotto le quali si apre la grotta.
(tratto da: Labirinti n.6; testo: M. Ricci)
Storia: