Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta si apre in un livello di calcari dolomitici color nocciola a granulometria fine, con numerosi microcristallini.
Sono presenti numerose vene di dolomia.
La grotta è essenzialmente costituita da una sala di discrete dimensioni, cui fa seguito una angusta galleria riempita da argilla e clasti. Questa galleria è percorribile solo per qualche metro, in quanto il riempimento la occupa fin quasi alla volta.
Le pareti e la volta sono molto levigati. Il pavimento è costituito da riempimento argilloso e qualche clasto; si rinvengono numerosi blocchetti di arenaria. Sul fondo è inoltre presente una piccola colata concrezionale.
Nel corso della visita (14.12.1985) non si notava alcuna traccia di attività idrica. Tracce di un marcato ruscellamento attraversano però la grotta a partire dalla galleria, per poi sfociare nel rio esterno. Infatti gli abitanti del luogo riferiscono che la grotta origina un torrentello dopo forti temporali.
La morfologia dei vani fa pensare ad antiche gallerie scavate sotto pressione, abbassatesi poi in regime gravitazionale, interessate forse nella parte più ampia da fenomeni di crollo.
(tratto da: Labirinti n.8; testo: G.D. Cella, M. Ricci)
Itinerario:
Da Ara portarsi alle grotte e da qui proseguire per marcata mulattiera in direzione di Bertasacco.
Ad una decina di minuti dalle grotte, quando il sentiero costeggia un evidente rio sulla sinistra abbandonarlo e, per una traccia, scendere nell' alveo. La grotta si apre proprio alla base di una paretina rocciosa.
(tratto da: Labirinti n.8; testo: G.D. Cella, M. Ricci)
Storia: