La Vallaccia (PI2693)

Dati principali
Sinonimi
Primo segnalatore
Località
Area
Civiasco
Valle
Montagna
Coordinate
Lat: 45.8252899, Lon: 8.2747787, Quota: 560 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 55 mPlanimetrica: 50 mSviluppo: n.d.
Profondità
-: n.d. +: 7 m Totale: 7 m
Sistema carsico
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Descrizione
Note:
Descrizione:
L'esistenza della grotta era già nota nel 1800; Ravelli, nella sua Guida sulla Valsesia, ne traccia una succinta descrizione.
L'ingresso della grotta è piuttosto ampio. Sulla parete di sinistra si può notare la presenza di una piccola colata di calcite, peraltro l'unica.
Si prosegue verso l'interno scendendo tra massi di grosse dimensioni. Lungo il lato sinistro della galleria, si aprono alcuni vani che comunicano con l'esterno. Dopo una decina di metri si raggiunge un piccolo, ma profondo laghetto.
La galleria allagata non è transitabile sulla sinistra a causa di un sifone, mentre sulla destra conduce ad uno slargo: da qui è raggiungibile una piccola saletta con una profonda pozza d'acqua, oppure si può uscire all'esterno attraverso un condotto scavato negli gneiss.
Buona parte della grotta è di origine artificiale.
La roccia che ospita la cavità è un calcefiro con un elevato contenuto di impurezze (40%), in buona parte silicati; esso presenta un colore biancastro-verdognolo ed è estremamente untuoso al tatto.
Dal punto di vista idrologico, nella grotta vi sono 2 grosse pozze che, al momento della visita (feb. '87) erano profonde 1,5 m. circa. Normalmente il livello dell'acqua è più alto; è probabile che l'ingresso basso sia stato scavato per consentire la fuoriuscita dell'acqua. Nella saletta è inoltre presente un limitato stillicidio. Stando al Ravelli, le acque della cavità sono leggermente magnesiache.
Nel cunicolo più basso è rinvenibile la zona di contatto tra calcefiri e gneiss; nei pressi si riscontrano numerosi cristalli bianchi, costituiti principalmente da solfato di calcio.
Il pavimento è normalmente ricoperto da terriccio e fogliarne nei pressi degli ingressi, da detriti e massi di ogni dimensione nelle parti più interne.
(tratto da: Labirinti n.7; testo: P. Iliceto, C. Vullo, G.D. Cella)
Itinerario:
Da Varallo si imbocca la strada per Crosa e la si segue fino ad una grossa curva verso sinistra; dopo 200 metri si raggiunge un caratteristico caseggiato valseriano, con un vistoso cancello. Da qui si prosegue a piedi lungo il sentiero che si addentra nella "Vallaccia" per circa 200 metri, passando entro una pineta. La grotta si apre sulla destra, ad una decina di metri dal sentiero, nei pressi di una paretina rocciosa, con un ampio atrio triangolare.
(tratto da: Labirinti n.7; testo: P. Iliceto, C. Vullo, G.D. Cella)
Storia:
Foto

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