Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta è costituita da un'unica galleria, in moderata salita, larga ma piuttosto bassa, che termina con una modesta saletta su cui sfociano due condotti impercorribili. Al momento della visita, sul fondo era presente un cospicuo deposito di paglia.
La grotta è impostata lungo una lente di calcefiri biancastri a struttura cristallina molto grossolana con inclusi gialli, verdi, marroni; il contenuto di calcite non supera il 40 - 60 %. La direzione della cavità segue il piano di scistosità dell'affioramento.
La morfologia della galleria è alquanto singolare: una serie di lame irregolari, coincidenti con I'orientazione dei livelli di calcefiri, attraversa longitudinalmente I'intera cavità, originando un soffitto ed un pavimento molto irregolari. Si osservano inoltre in più parti resti di condotti derivati da un processo speleogenetico analogo.
Non è stato chiarito se questa morfologia derivi da una diversa composizione chimica o cristallografica dei vari livelli che costituiscono il calcefiro o piuttosto dalla diversa porosità e consistenza meccanica.
Al momento della visita nella grotta era assente ogni forma di scorrimento idrico.
(tratto da: Labirinti n.13; testo G.D. Cella, M. Ricci)
Itinerario:
Da Strona alla frazione Pianaccia di Luzzogno e poi al termine della strada come descritto per la Balma della Volpe.
All'estremità orientale del piazzale inizia un sentiero in salita che, dopo pochi metri, taglia un canalone, il Riale della Viulanta. Si abbandona il sentiero e, per una traccia, si risale il fianco sinistro del canale. Dopo circa 10 minuti si è all'ingresso.
(tratto da: Labirinti n.13; testo G.D. Cella, M. Ricci)
Storia: