Descrizione
Note:
Descrizione:
Importante cavità tettonica impostata su una evidente frattura al cui fondo si accede tramite un pozzo di 12 m (armo naturale).
Alla base del pozzo iniziale, una serie di saltini facilmente superabili in arrampicata conduce verso sud al punto più basso della grotta, dove un po' di fango testimonia una certa attività idrica, probabilmente limitata al drenaggio dell'acqua di scioglimento della neve che, durante l'inverno, si accumula nella frattura.
Dalla base del pozzo iniziale, si può seguire la frattura anche verso nord: è però necessario scendere un secondo salto di 5 m (utilizzabile la corda del primo pozzo; sarebbe opportuno frazionare.
Attenzione alla caduta di sassi). Il tratto settentrionale della frattura è costituito da una bella galleria, ampia e pulita, in leggera salita, con le pareti lisce ed il pavimento ingombro di sassi. Verso il fondo la pendenza aumenta ed occorre arrampicarsi fra massi poco stabili per raggiungere un ripiano da dove inizia un pozzetto con imbocco da allargare.
(tratto da: Labirinti n.13; testo G.D. Cella, M. Ricci)
Itinerario:
Da Luzzogno per comodo sentiero all'Alpe Congello (Canova IGM) a quota 1061 m, all'alpe Casalero (1131 m) e quindi ai sovrastanti casolari di quota 1210 m. Proseguire lungo il sentiero in direzione NE, attraversare un ruscello normalmente in secca e poco dopo prendere sulla sinistra la traccia che risale la cresta lungo la linea di massima pendenza.
Come riferimento prendere il più grosso faggio dei dintorni, che si trova davanti poco al di sopra di un dirupo roccioso: la grotta si apre una ventina di metri a nord, in corrispondenza di una lunga fenditura che attraversa orizzontalmente il terreno.
Tempo necessario: da Luzzogno 1 h 30', dalla vicina alpe di q. 1210 m 20 minuti.
(tratto da: Labirinti n.13; testo G.D. Cella, M. Ricci)
Storia: