Complesso del Monte Massone (PI2758)

Dati principali
Sinonimi
Primo segnalatore
Località
Area
ORNAVASSO
Valle
Montagna
Coordinate
Lat: 45.9696633, Lon: 8.4032365, Quota: 355 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 2188 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 211 m +: n.d. Totale: 211 m
Sistema carsico
Sistema di Ornavasso
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Da Ornavasso si segue per il Santuario del Boden. L'ingresso basso si apre al termine di una carrareccia che si stacca poco sopra la chiesa della Guardia (grotta chiusa da cancellata). Per raggiungere l'ingresso alto si procede per un centinaio di metri, prendendo un sentiero che, superata una cappella prima, una condotta forzata poi, porta all'ampio imbuto di accesso. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Descrizione
Note:
Descrizione:
Il sistema del Monte Massone è un complesso carsico intercettato da quattro antichi livelli ipogei di cava.
Partendo dal basso all'alto si incontrano i settori lnbarbalia, lnbarbacella, lnbarbatutti, Barbealte, che sboccano all'esterno con un impressionante pozzo a cielo aperto alto 55 m. La grotta è composta tipicamente da gallerie inclinate, interrotte da brevi pozzi, scavate in un marmo con tonalità che vanno dal grigio all'azzurro, dal bianco al rosato: non per nulla la cava veniva utilizzata in passato per fornire marmo alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
Le morfologie sono di natura prevalentemente freatica. Tra le curiosità sono da segnalare la presenza di nicchie con piccole stalattiti e stalagmiti in argilla e alcune microvaschette rosse costituite da ematite.
Le parti più profonde sono interessate dalla presenza di due torrentelli e da tre sifoni. Un tracciamento con coloranti ha mostrato che due sifoni sono collegati tra di loro e che le acque riemergono, dopo avere probabilmente toccato un settore inesplorato della sottostante grotta dei Twergi. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Itinerario:
Storia:
È stato esplorato dagli speleologi novaresi negli anni 1991-1995. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Foto

Nessuna foto disponibile.