Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta si presenta come una lunga spaccatura che termina in un sifone. Un tentativo di immersione nel sifone finale da parte del GSP nel 1994 non ha dato risultati per le dimensioni ridotte dei condotti. Alcune risalite effettuate seguendo la forte corrente d’aria sono terminate di fronte a frane sospese. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Itinerario:
L’ingresso, visibile dal rifugio Mondovì, si trova alla base delle pareti sottostanti la Conca delle Masche. Caratteristica peculiare è la cascata che si attiva in caso di forti apporti d’acqua. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Storia:
La grotta rappresenta il troppo-pieno fossile del sistema e si attiva rapidamente in caso di forti precipitazioni nella zona di assorbimento. La cavità in sé è molto stretta e tende a chiudere su laghi in strettoia. Le prime esplorazioni risalgono al 1906. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)