Abisso Valmar (PI3008)

Dati principali
Sinonimi
Primo segnalatore
Località
CONCA DELLE CARSENE
Area
Carsene - Pian Ambrogi
Valle
PESIO
Montagna
Coordinate
Lat: 44.1800308, Lon: 7.6651821, Quota: n.d. UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 5220 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 480 m +: n.d. Totale: 480 m
Sistema carsico
Sistema del Pesio
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Descrizione
Note:
Descrizione:
Un saltino seguito da una strettoia sbocca in un P30, a cui segue dopo un breve tratto un P11, che dà l'accesso a questa importante cavità. Si continua scendendo una frana fino ad un P31, seguito da un P8. Alla base inizia un meandro, intervallato da un P8 ed un P18. Un laminatoio dà accesso ad un altro P8, quindi ad un P60, di cui si scendono solo 20 m. Una finestra infatti, dopo una breve arrampicata, immette in una via parallela, costituita da una lunga serie di pozzi (P11, P40, P20, P40, P9, P75). Alla sommità del P75, con una risalita di 30 m, si raggiunge una grande sala, da cui si dipartono due diramazioni: quella di destra, con un P205, porta al fondo di -480 m.
Quella di sinistra invece, dopo aver attraversato un altro grande ambiente, immette in un P70. Alla sua base si sviluppa il ramo che arriva al fondo di -420 m, dove sparisce tutta l'aria aspirata già a -30 m. Bisogna ricordare che si è decisamente vicini alle zone terminali delle Gallerie Zabriskie (nel Cappa) a quota 1720-1730 m s.l.m. Lo stesso discorso vale anche per la zona di -480 m, in pianta ancora più vicino alle Zabriskie, ma con quote che non collimano. In ogni caso, trovare un passaggio che metta in comunicazione i due abissi è tutt'altro che improbabile.
Alla base del P75, passando tra i blocchi, s'indovina un condotto di piccole dimensioni. Scendendo alcune verticali, si giunge al primo dei due fondi di -400 m. Per raggiungere il secondo, si mantiene il livello per qualche decina di metri, infilando poi un approfondimento ed un successivo P35. Stando in alto e continuando diritti, invece, si segue la via per l'amante, il ramo con il maggior sviluppo orizzontale della grotta, in cui finisce tutta l'aria che proviene dal primo fondo di -400 m. Questa via si raggiunge risalendo prima un P50, un P30 e poi un altro più breve salto, chiamato Punto X. Oltre, una galleria si sviluppa per più di 300 m, tagliando grossi arrivi, anche attivi, zone di crollo e pozzi non ancora scesi, con direzione NW, verso le Rocce Scarasson.
All'estremità del ramo (a -240 m rispetto all'ingresso), una frana preclude la prosecuzione. L'aria è forte e soffiante. Qualche metro prima del Punto X, un bivio porta da un lato alla base del P30, sceso nel 2007 dagli esploratori francesi entrati dal Beluga; dall'altro su un grande terrazzo, in cui s'innesta la seconda via di giunzione del Beluga. Verso il basso, un P75 (che continua anche in alto per altri 35 m per un totale di 110 m e dà accesso a zone verticali e franose), immette in un altro piano sub-orizzontale. Su questo livello, verso monte, si prosegue per circa un centinaio di metri sino a quota -350 m, mentre verso valle un meandro discendente porta alla profondità di -370 m. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Itinerario:
Il Valmar si trova nella parte superiore della Conca delle Carsene. L'ingresso si apre in un lapiaz, circa 50 m più in basso dell'abisso Fondant (8.5). (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Storia:
Scoperto originariamente nel maggio del 1976 da Jo Lamboglia, fu disceso sino a -80 m, nei due anni successivi dal CM e dallo SCV. Nel 1988, le operazioni di disostruzione aprirono la strada alle esplorazioni, condotte da diversi gruppi, francesi soprattutto, ma anche italiani. Nel 2007, sempre per mano transalpina, l'abisso Beluga ne è diventato il secondo e comodo ingresso.(tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Foto

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