Abisso Gonnos (PI3157)

Dati principali
Sinonimi
Z461
Primo segnalatore
Località
Area
Biecai - Serpentera
Valle
Montagna
Coordinate
Lat: 44.1819248, Lon: 7.7141326, Quota: 2040 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 1400 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 190 m +: n.d. Totale: 190 m
Sistema carsico
Sistema del Pis dell'Ellero
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta inizia con uno stretto meandro che conduce ad una sequenza di tre pozzi che porta alla profondità di 110 m. Da qui parte uno scivolosissimo meandrino interrotto dall’ultimo pozzo. Alla base parte una bella ma fangosa galleria inclinata che dopo 50 m ne incontra una seconda. Proseguendo verso valle si arriva ad una sala che in basso porta all’attivo e quindi ad un sifone. Alcune risalite effettuate nella sala non hanno dato esito.
Verso monte, dopo pochi metri si trova sulla sinistra un arrivo, esplorato nel 1994, denominato Rami di Super. Proseguendo lungo la galleria principale si giunge in una zona intricata caratterizzata da condotte e fratture che si intersecano. Seguendo l’aria si arriva ad uno sfondamento che porta sul torrente.
L’attivo si può percorrere verso valle, dove chiude in sifone dopo alcune decine di metri oppure verso monte ove si sviluppa per oltre quattrocento metri.
Ad una prima parte franosa e relativamente stretta con alcuni passaggi bagnati segue un bel tratto di meandro.
Dopo circa 200 m si giunge a un salone di crollo. Sulla sinistra si apre una stretta frattura percorsa per 300 m ma non rilevata. La via principale prosegue ora su una galleria di 3 x 2 m percorsa dal torrente. Dopo cinquanta metri di facile percorso un arrivo in destra orografica porta acqua ed aria provenienti da ingressi alti. Venti metri più avanti un profondo lago costringe ad uno sgradevolissimo bagno.
Al termine l’attivo diventa impercorribile ma un ventosissimo condottino sulla destra immette su un ampio P5 che alla base chiude con una fessura nella quale si perde un discreto rigagnolo.
Caratteristica peculiare è la presenza di notevoli quantità di fango. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Itinerario:
Posto nella Conca del Biecai, in zona Alfa A, l’ingresso si trova sulle balze che dal Lago Biecai salgono verso il circo glaciale e le pareti di Pian Ballaur. Nei pressi di un pianoro una piccola dolina di crollo caratterizzata da una forte aria fredda dà l’avvio al meandro negli scisti cretacei che costituisce l’inizio della grotta. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Storia:
L’ingresso è costituito da una spaccatura sub-orizzontale lunga e stretta, scoperta dal GSP nel campo estivo del 1993. Dopo lunga disostruzione a -30 m, la grotta viene portata all’attuale sviluppo e profondità durante il campo stesso, eccezione fatta per i Rami di Super esplorati l’anno successivo. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Foto

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