Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta è costituita da ampie splendide condotte freatiche di qualche centinaio di metri, percorribili in libera. Deve la sua importanza al fatto di essere posta in una posizione intermedia tra la zona dell’Artesinera, con i suoi abissi (Artesinera, Bacardi, ecc.) e le risorgenze del sistema, del quale, presumibilmente, costituisce un frammento fossile. L’esplorazione è ferma su sifone, dove nel 1997 Delaby e Gueullette del CSARI hanno tentato un’immersione, senza risultato. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Itinerario:
Da Fontane raggiungere Case della Colla col sentiero, risalire poi un prato e affacciarsi sul Rio Sbornina. Dirigendosi ad ovest si segue un sentierino trasversale e quando questo ha un breve tratto pianeggiante lo si abbandona tenendosi più in alto e percorrendo la base di una parete di 50 metri; oltre la quale, salendo per prati ripidi si giunge ai due ingressi della grotta. Questa può anche essere raggiunta direttamente dal Rio Sbornina. (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
Storia:
Fu scoperta dal GSP nel 1962, ma le esplorazioni proseguirono con il gruppo SCT nei primi anni ‘80. Successive esplorazioni hanno portato alla scoperta di due gallerie principali che scendono fino a -60 m.
Un’esplorazione del 1996, a cura del GSAM, ha portato al superamento del sifone di sabbia e all’esplorazione di una sessantina di metri di cunicoli e salette. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)