Abisso Joe Gru (PI3253)

Dati principali
Sinonimi
U-603
Primo segnalatore
Località
Area
Mongioie - Revelli - Conoia
Valle
Montagna
Coordinate
Lat: 44.1633484, Lon: 7.7644522, Quota: 2177 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 1000 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 301 m +: n.d. Totale: 301 m
Sistema carsico
Sistema Vene-Fuse
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Descrizione
Note:
Descrizione:
La parte iniziale, alterna saltini e ampie sale a stretti meandri, duramente disostruiti. A qualche decina di metri dall’ingresso, confluiscono i più ampi Rami del Canalino. Il passaggio dal calcare del Malm a quello del Dogger è segnato da un ampio P40, che alla base trova le fessure del Trias. Una frana porta allo stretto Meandro del Rombo seguito da un pozzo e dal successivo Meandro Merdaviglia.
A -150 m, il meandro si apre nel Pozzo del Freddo, profondo oltre un centinaio di metri, al cui fondo uno stretto meandro è percorribile sino a -264 m.
Un pendolo su questo pozzo porta al Ramo della Finestra, che si sviluppa inizialmente su un ammasso di blocchi per poi attraversare una frana ed infine una forra. Il successivo laminatoio è caratterizzato da concrezioni di aragonite. Un complesso percorso, successione di sale e strettoie tra massi, conduce ad una fessura impraticabile, che costituisce, al momento, il limite percorribile della grotta.
Una colorazione delle acque, effettuata ancora dal GSI, ha dato esito positivo alle Fuse e negativo alle Vene.
La grotta può essere soggetta a improvvise piene, in caso di precipitazioni intense. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Itinerario:
Joe Gru è situato nel ripidissimo canalino tra Cimonasso e Rocche dei Campanili, sotto le Colme, raggiungibile da Viozene attraversando Pian Rosso e seguendo, ma solo in parte, il sentiero che porta al Passo delle Scaglie. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Storia:
Trovato dal GSI nel 1987, l’ingresso di Joe Gru, nei calcari del Malm, porta in una grotta spesso strettissima, che ha impegnato gli speleologi imperiesi in anni di disostruzioni e risalite fino al raggiungimento del fondo attuale a -301 m. Si tratta di una grotta complessa, anche dal punto di vista morfologico, che alterna pozzi, anche di notevoli dimensioni, a strettoie e meandri molto impegnativi. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Foto
Foto cavità

Ube Lovera - Licenza: CC BY-SA 4.0