Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta si sviluppa con quattro pozzi da circa venti metri, che portano al fondo, che non presenta alcuna possibilità di prosecuzione. Non c'è circolazione d'aria. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Itinerario:
Partendo dal Denver ci si dirige verso E, sino ad un'ampia conca erbosa. Di qui si procede in direzione NE, risalendo la dorsale che separa la Conca delle Carsene dal vallone dei Greci, fino a raggiungere la zona sommitale, costellata di doline e sprofondamenti. Un grande omino di pietra, quotato 2081 m, indica la vicinanza dell'ingresso, contrassegnato anche da alcune scritte, le più recenti GSP82 e GSBi. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Storia:
La prima esplorazione è probabilmente ad opera di speleologi francesi, di cui però non è stata rinvenuta alcuna documentazione. Il GSP sigla l'ingresso nel 1982. Per avere un rilievo e qualche informazione certa sull'andamento della grotta occorre aspettare il 1995, quando il GSBi la riesplora. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)