Pozzo O-Izza del Marguareis (PI3383)
Dati principali
Sinonimi
Q500
Primo segnalatore
Località
Area
Marguareis - Pian Ballaur - Saline
Valle
Montagna
MARGUAREIS
Coordinate
Lat: 44.1749003, Lon: 7.6886157, Quota: 2510 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 150 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 90 m +: n.d. Totale: 90 m
Sistema carsico
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Descrizione
Note:
Descrizione:
Ad un breve cunicolo iniziale, segue un pozzo da 10+14 m, seguito da un secondo pozzo da 30 m. Alla base parte una strettoia lunga 9 m, che dà accesso ad un terzo pozzo di circa 20 m, non rilevato. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Ad un breve cunicolo iniziale, segue un pozzo da 10+14 m, seguito da un secondo pozzo da 30 m. Alla base parte una strettoia lunga 9 m, che dà accesso ad un terzo pozzo di circa 20 m, non rilevato. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Itinerario:
Scendendo da Punta Marguareis verso la capanna Saracco-Volante, si incontra un ripido canale detto dei Plesiosauri. Si scende quindi il canale fino ad una grande cengia. Girandosi verso le pareti, si nota l’ingresso, sulla sinistra. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Scendendo da Punta Marguareis verso la capanna Saracco-Volante, si incontra un ripido canale detto dei Plesiosauri. Si scende quindi il canale fino ad una grande cengia. Girandosi verso le pareti, si nota l’ingresso, sulla sinistra. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Storia:
Fu scoperto ed esplorato nel 1986 dal GSP, fino alla partenza del terzo pozzo. Nel 1998 venne ripresa l’esplorazione, superando la terribile strettoia e scendendo il pozzo successivo, alla base del quale però una grande frana impedì la prosecuzione.
L’abisso è importante per la forte corrente d’aria aspirante in estate. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Fu scoperto ed esplorato nel 1986 dal GSP, fino alla partenza del terzo pozzo. Nel 1998 venne ripresa l’esplorazione, superando la terribile strettoia e scendendo il pozzo successivo, alla base del quale però una grande frana impedì la prosecuzione.
L’abisso è importante per la forte corrente d’aria aspirante in estate. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Relazioni
Geologia:
Meteorologia:
Idrologia:
Fauna:
Associazioni speleo:
Bibliografia:
Alias:
Grotte collegate:
Foto
- Licenza: CC BY 4.0