Descrizione
Note:
Descrizione:
Si scende il primo pozzo fino a raggiungere il nevaio interno, per calarsi nello scivolo verso nord e oltrepassare un pozzo di pochi metri (la prosecuzione è impedita da una spessa coltre di ghiaccio). Si prosegue poi per un traverso fino ad una sala; da qui si dipartono tre cunicoli di cui solo uno, dopo un corto declivio di neve, prosegue orizzontalmente per circa venti metri. Questo è attualmente il punto più profondo della grotta.
Temperatura prossima allo 0° C anche nel periodo estivo. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Itinerario:
Dal rifugio Balma sopra Prato Nevoso, si prosegue sulla strada per la Brignola; dopo circa 1 km seguire la strada a destra per il Gias di Pian Cardone. Raggiungere e superare la Colletta Seirasso sopra il Gias e scendere fin sotto le pendici di Monte Castello superando un torrentello. Su un piccolo altopiano costellato di doline ed inghiottitoi si apre la grotta. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Storia:
Probabilmente segnalata per la prima volta da Capello, la grotta, insieme ad altre circa 15 cavità in un raggio di 500 m2, è stata riscoperta nuovamente nel 2006 tramite prospezioni fotografiche satellitari. Ancora in fase di esplorazione, si distingue per la presenza, anche nel periodo estivo, di neve e ghiaccio al suo interno. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)