Abisso Marcel (PI618)

Dati principali
Sinonimi
Primo segnalatore
Località
Area
Carsene - Pian Ambrogi
Valle
Montagna
Coordinate
Lat: 44.1787136, Lon: 7.6649491, Quota: 2165 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 1000 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 428 m +: n.d. Totale: 428 m
Sistema carsico
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Descrizione
Note:
Descrizione:
Dall'ingresso, il più utilizzato dei quali è il mediano, si scende arrampicando per alcuni risalti fino a un P17 e un P15, che portano alla sommità di un P142. I primi metri sono scavati in un calcare tutt'altro che compatto, mentre l'ultima parte, in caso di forti piogge, diventa decisamente bagnata.
Alla base, la discesa del successivo P8, immette nella diramazione che porta a -305 m. Se invece si attraversa quest'ultimo pozzo, si può facilmente risalire la parete opposta, imboccando poi un meandrino che, con due piccoli salti, giunge in una saletta caotica, già raggiunta da Fighiera nel 1974. Seguono uno scivolo e un P5. Un bivio porta, sulla sinistra, a un P40 in cui rientra l'altra via per il fondo di -305 m; a destra, inizia un meandro intervallato da diversi pozzetti (P5, P8, P8, P5, P4) e da un tratto di 7 m, assai stretto.
Infine, un P23 e un salto di 8 m portano a -319 m, in cima ad una verticale di 51 m. Scendendola interamente insieme ai successivi P5, P8, P4, si raggiunge la profondità di -401 m, dove una strettoia impraticabile, con forte corrente d'aria, chiude il ramo. Per raggiungere il fondo di -428 m, si pendola verso una finestra a 13 m dalla sommità del P5l. Una galleria e una successione di verticali (P13, P5, P7, P21, P48) portano al piccolo ed insuperabile sifone terminale (a dispetto delle ampie dimensioni dell'ultimo tratto).
L'abisso non è più stato oggetto di ricerche in tempi recenti. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Itinerario:
L'abisso è collocato nel cuore di una vasta area di pozzi e lapiaz a sud-est della faglia dello Scarasson, lungo una bassa paretina calcarea. Da Passo Scarasson, si scende in direzione della Conca delle Carsene, per circa 100-150 m di dislivello, sino ad un caratteristico passaggio incassato. Appena passato, in corrispondenza del numero 8.15 dipinto sulla parete, si traversa verso Punta Scarasson, raggiungendo una zona in cui corrono tre piccole barre rocciose, lunghe un centinaio di metri ed alte 1,5 m. Nella parte centrale di una di queste, si aprono i tre ingressi. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Storia:
Scoperto da un socio dello SCV nel 1970, venne esplorato l'anno seguente sino a -269 m. Nel 1974, il CMS raggiunse la quota di -305 m (stimata) nella stessa diramazione. Nel 1984, speleologi dell'ACN e del CMS, in collaborazione con speleologi dell'SCO e del GSP, superati alcuni restringimenti, scoprirono una nuova via, verso gli attuali fondi. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Foto

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