Descrizione
Note:
Descrizione:
L’ingresso è costituito da una grande dolina-inghiottitoio normalmente ingombra da accumuli nevosi per quasi tutto I’anno. Alla base dello scivolo iniziale si apre il primo pozzo di 20 m a cui segue un ampio salone con la tipica morfologia da crollo. Il pozzo che segue è di 40 m, impostato su una grossa frattura in direzione N-E. Ancora un saltino di 8 m e si giunge sul soffitto di un salone alto circa 35 m, a questo ampio ambiente seguono dei brevi salti ed un pozzo franoso di una quindicina di metri. In questa zona è avvertibile una discreta corrente d’aria. Un salto di una decina di metri immette nell’ultimo pozzo alla cui base si apre un salone con un caotico ammasso di grandi e numerosi blocchi di frana.
La grotta non presenta corsi d’acqua ma solo diffusi stillicidi.
Le acque raccolte in questa zona risorgono in Val Corsaglia, alle sorgenti di Borello con un dislivello di circa 1000 metri. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Itinerario:
L’accesso alla grotta avviene dalla Val Tanaro: dall’abitato di Ormea risalire la carrozzabile che si snoda lungo i ripidi pendii meridionali del Monte Antoroto e raggiunge Colla dei Termini. Lasciata l’auto in prossimità della Colla, si segue sulla destra la cresta verso Cima Ciuaiera per circa 20 minuti. Immediatamente a sinistra della Cima, un colletto (lato Valcasotto) permette di accedere ad una grossa depressione (60 m x 60 m) costellata da numerose doline, in quella più a sinistra si apre il maestoso ingresso dell’abisso. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Storia:
È stata scoperta ed esplorata dal GSP nel 1961. Successivamente sia lo SCT che il GSP hanno proseguito, per ora infruttuosamente, le esplorazioni. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)