Descrizione
Note:
Descrizione:
Il primo meandro si presenta strettissimo ma percorso da una notevole corrente d'aria. Alcuni saltini e pozzetti, intervallati da altre strettoie, permettono di scendere in ambienti fossili, talvolta concrezionati e con brevi diramazioni, che si fanno via via più grandi ed articolati (Pl8, a cui seguono una breve risalita e poi P20, P5 e P8). Durante il campo GSAM del 2009, in seguito a lavori di allargamento, è stata sfiorata la profondità di -100 m, dove l'ennesimo passaggio stretto, con aria, ha spento la volontà degli speleo cuneesi. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Itinerario:
Quando il sentiero che dal gias dell'Ortica raggiunge il Passo del Duca si porta (oltre Testa Murtel) sulla cresta che si affaccia verso il Vallone degli Arpi, si nota, sulla destra, una sorta di vallonetto costituito da una serie di grandi doline. Scendendo nella prima si raggiunge facilmente l'ingresso, alla base della paretina rocciosa che chiude la conchetta a sud. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Storia:
La cavità fu segnalata e percorsa per pochi metri dal GSP nel campo del 1981, quando si lavorò nella zona del cosiddetto vallone dei Greci. Fu riportata a catasto nel 1984. Lunghe disostruzioni, avviate nel 2007 e concluse nel 2008, hanno permesso al GSAM di superare la prima strettoia ed iniziare l'esplorazione vera e propria. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)