Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta, scoperta nel 1976 dal G.S.P. CAI-UGET, è una cavità relitto che mantiene costantemente le morfologie di erosione a pieno carico: costituisce infatti un tipico esempio di rete freatica, evidenziata dall'andamento in contropendenza dei rami, corrispondenti ad antichi sifoni, seguendo il piano di frattura SE-NW.
Primo tratto ascendente con ampi depositi stalagmitici e di mondmilch scarsamente idratato: la cavità scende poi ripidamente in un regolare condotto di efforazione con morfologie erosive e residui crostelli calcitici. Dopo un antico livello di sifonamento la galleria risale in un tubo freatico modellato a "scallops".
Nell'ultima parte la rete freatica si divide in tre condotti decimetrici progressivamente intasati da mondmilch e depositi argillitici; lungo la litoclasi principale (intasata da accumuli pelitici) compaiono morfologie vadose. (tratto da: La gola della Fascette, Atti del convegno "Alle origini del Tanaro"; Testo: Gilberto Calandri)
Itinerario:
All'ingresso inf. della Gola delle Fascette si risale il ripidissimo pendio NW alla base della parete calcarea del Malm per ca. 100 m di dislivello: L'ingresso è in parete (una ventina di metri alla base delle balze) nascosto in parte dalla vegetazione. (tratto da: La gola della Fascette, Atti del convegno "Alle origini del Tanaro"; Testo: Gilberto Calandri)
Storia: