Descrizione
Note:
Descrizione:
L'ingresso è come una spaccatura di notevoli dimensioni. Il pozzo d'ingresso, circa 40 m, scende verticale, fino ad un terrazzino su cui la grotta si divide. Seguendo il ramo NE, la verticale si frammenta in una serie di piccoli saltini, molto scolpiti e termina in una saletta fangosa a quota -75 m. Prendendo invece il ramo opposto, verso SE, la verticale si spezza in due pozzi, perfettamente levigati. Da qui, ancora un salto terminale di circa 10 m, stringe fino a diventare umanamente impercorribile.
La grotta è di origine tettonica ed è percorsa da una sensibile corrente d'aria e da stillicidio forte.
Sorge in una zona con quarziti conglomeratiche e sosti quarzosi. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Itinerario:
L'.ingresso si trova sul versante SE del Pelvo d'Elva. Dal Colle della Bicocca, lungo il sentiero che porta al Lago delle Camoscere, a quota 2600 m orca, si imbocca un valloncino sul versante sinistro orografico, fino a portarsi a quota 2825 m, per facili balze. Sono ben evidenti, lungo il percorso, gli ometti in pietra. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)
Storia:
Conosciuta da sempre, la prima Citazione s1 trova sul bollettino del GSP, nel 1960. L'.esplorazione è proseguita a fasi alterne, passando dalla metà degli anni sessanta all'attenzione degli speleologi saluzzesi, fino ai primi anni del 2000, quando si completa l'esplorazione e si rileva. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 1 (2010)