Descrizione
Descrizione:
I Chilopoda, comunemente chiamati "centopiedi", annoverano un gran numero di specie con abitudini endogee, che vivono nella frazione più superficiale del suolo in ambiente forestale, specialmente in presenza di clasti (frammenti di roccia e sassi spigolosi) dove svolgono una importante funzione di controllo sulla popolazione di artropodi, essendo degli attivi predatori.
Sono molti i chilopodi che si possono rinvenire nelle cavità sotterranee delle Alpi occidentali e numerose le specie appartenenti al genere Lithobius che preferiscono gli ambienti prossimi agli ingressi fra i sassi al suolo, adatti alla loro biologia, essendo sciafili e igrofili (amanti degli ambienti oscuri e umidi).
Mentre i rappresentanti del genere Lithobius hanno dimensioni intorno ai 15-20 mm, gli Eupolybothrus possono arrivare ai 30-40 mm.
Lithobius scotophilus Latzel, 1887 è una specie di chilopode fra le più adattate alla vita sotterranea nelle nostre regioni; presenta tipicamente 15 paia di zampe (come tutti i litobiomorfi), è cieco e depigmentato, ha antenne relativamente lunghe e si rinviene solitamente in zone profonde.
Venne descritto da Robert Latzel nel 1885 in un'appendice a un articolo di Raffaello Gestro sui trechini delle Alpi Liguri; gli esemplari su cui è stato descritto provenivano dalla Grotta dell'Orso di Ponte di Nava o Caverna del Poggio (PI118).