Grotta della Pecora (PI264)

Dati principali
Sinonimi
GARB DEI PIPISTRELLI
Primo segnalatore
Località
FRAZIONE ECA POGGIO
Area
ALBRA - ECA
Valle
Montagna
Coordinate
Lat: 44.1619491, Lon: 7.9474566, Quota: 920 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 125 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 74 m +: n.d. Totale: 74 m
Sistema carsico
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Da Poggio prendere il sentiero verso Sud; ove la pendenza dei prati aumenta e il sentiero segue un tracciato a zig-zag, lo si abbandona e si prende a sinistra; la grotta si trova a una decina di metri, difficilissima da vedersi perché lo stretto ingresso, volto a Sud, è mascherato da erba alta. Si può anche raggiungere la grotta salendo direttamente dalla strada statale. (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta si apre sul fianco della val Tanaro rivolto a Sud, in un calcare triassico che affiora molto raramente perché ben ricoperto dal terreno agrario, coltivato a bosco; comunque, anche se l'osservazione diretta non ce lo fa conoscere, l'esplorazione di questa e altre cavità ci rende noto come la roccia contenga delle fratture grandi e nette.
E' proprio su una di queste che tutta la grotta è impostata, e infatti è tutta rettilinea, con andamento E-O.
L'ingresso, rivolto a Sud, di m 1X1, è contornato di pietre collocate artificialmente, per evitare piccole frane locali del terreno sovrastante, un tempo coltivato.
Nei primi metri di grotta si notano sul soffitto dei segni di erosione, provocati da acque circolanti sotto pressione; è questo l'unico punto in cui si può osservare da vicino il soffitto. Per il resto tutta la grotta manifesta morfologia di crollo e di corrosione, provocata questa da veli d'acqua che scorrono lungo le pareti.
Il substrato è quasi sempre costituito da detrito, a volte minuto, più spesso in forma di grossi blocchi; il 3° pozzo viene disceso completamente lungo un blocco di stacco. Nei primi metri di grotta però il detrito è ricoperto da enormi quantità di guano sul quale prosperano molte specie di fauna troglofila.
Nel complesso le concrezioni sono piuttosto scarse.
La grotta è piuttosto secca, anche quando il terreno sovrastante è imbibito d'acqua e lo stillicidio è concentrato in pochi punti. Le correnti d'aria sono molto deboli; la temperatura interna è di 10,6 ·c (in maggio). (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
Itinerario:
Storia:
Foto
Foto cavità

Raffaella Zerbetto - Licenza: CC BY-SA 4.0