Grotta della Serra (PI279)

Dati principali
Sinonimi
Primo segnalatore
Località
FRAZIONE CHIAZZUOLA
Area
ARMETTA
Valle
Montagna
Coordinate
Lat: 44.1105438, Lon: 7.9517184, Quota: 870 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 20 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: n.d. +: 2 m Totale: 2 m
Sistema carsico
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Da Caprauna scendere per la mulattiera che passa per Case Mezzane fino al rio Pennavaire; risalire il letto del torrente per 300 metri fino ad incontrare il valloncello che discende fra Ruora e Chiazzuola. Risalirlo per 100 metri: dove è sbarrato da un salto di rocce si scorge a destra la grotta. (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
Descrizione
Note:
Descrizione:
Si apre quasi al limite occidentale del banco di calcari marnosi dell'eocene che, interrotto dal vallone della Taramburla (n. 204 Pi) si estende di qui fin quasi al passo di Prale. Nella sua parte SO, in prossimità del contatto con le rocce che occupano tutta la zona della Rocca delle Penne (m 150 l), il banco si assottiglia notevolmente e si presenta assai spesso in lenti scistose alternate a zone di roccia più compatta.
La grotta è aperta in una pila di scisti a contatto con il calcare più compatto; sfruttando un interstrato scistoso l'acqua si è aperta una galleria lunga 26 metri che termina in strettoie impraticabili e ostruite da massi.
E' in leggera salita per i primi 10 metri (disliv. m + 2,5) e per il resto del suo sviluppo è pianeggiante; a circa 20 metri dall'ingresso, si trova sulla sinistra una profonda pozza d'acqua in comunicazione con il torrente esterno: questo infatti pochi metri a monte della grotta si perde in profonde e strettissime diaclasi (impraticabili) e ricompare, fuoruscendo con violenza, da una apertura della roccia larga pochi decimetri, a circa 5 metri dall'ingresso della grotta.
La pozza interna risulterebbe quindi come un livello piezometrico del torrente esterno; nei periodi di piena l'acqua risale invadendo tutta la cavità arrivando anche ad uscire con violenza dall'ingresso della grotta.
Notevoli sono le forme morfologiche d i erosione che si notano all'interno nonostante che la natura scistosa della roccia provochi frequenti crolli.
Dopo i primi 10 metri in salita in cui il fondo è prevalentemente roccioso, per tutto il resto della grotta si ha sul suolo abbondantissima sabbia che per qualche tempo è stata sfruttata dagli abitanti di Caprauna. (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
Itinerario:
Storia:
Foto
Foto cavità

Davide Barberis - Licenza: CC BY-SA 4.0