Tana del Forno (PI114)

Dati principali
Sinonimi
GROTTA DELL'ORSO DI PAMPARATO, TANHA DEL FURNAS
Primo segnalatore
Località
FRAZIONE SERRA
Area
MONTE SAVINO - BRIC RIVOERA
Valle
Montagna
BRIC SCIANDRIN
Coordinate
Lat: 44.295548, Lon: 7.9064394, Quota: 1045 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 4000 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 204 m +: n.d. Totale: 204 m
Sistema carsico
Sistema dei Galliani
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Descrizione
Note:
Descrizione:
Il tratto che si percorre fino a -150 m segue un affluente del collettore, che si incontra a questa profondità. Il torrente principale è percorribile per diverse centinaia di metri ed è delimitato, a monte e a valle, da sifoni. Il pozzo a cielo aperto di ingresso (15 m) è immediatamente seguito dal secondo (P25), con attacco stretto, che porta in una sala. Dal fondo della sala, tralasciando la direttrice principale, si segue, a destra, una serie di contorti passaggi, che danno accesso ad un condotto inclinato, talvolta occupato da massi concrezionati che possono rendere confusa la progressione a chi non conosce la via migliore. In diversi punti può essere utile l’uso di una corda, come al saltino delle lame e per l’arrivo in Sala Mutande. Di qui, tralasciando il vecchio fondo, si risale un breve cunicolo e si riprende uno splendido condotto inclinato, fino al Pozzo a Occhiali (P15). Dopo il pozzo, passata la Sala Mondovì e tralasciando il pozzo sottostante, si percorre un ulteriore meandro che porta alla Sala Cuneo. Questo ambiente, lungo e sfondato, accede in più punti al collettore attivo. La via migliore è un salto da 15 m, dopo un passaggio tra concrezioni.
Il secondo ingresso della grotta, Cani e Porci, è chiuso con un tombino abbastanza evidente sul bordo del prato, facilmente raggiungibile con una traccia di carrareccia che si diparte dalla panchina su menzionata. Da questo accesso è possibile raggiungere più rapidamente il collettore attivo, attraverso una sequenza di pozzi (P7, P20, P12, P5) intervallati da un agevole meandro. La via dal terzo ingresso, di descrizione complicata, richiede la discesa di diversi pozzi, scivoletti e traversi e si collega alla via del secondo ingresso. Sul collettore, per giungere al fondo, si scende un salto da 7 m, bagnato, posto al fondo di un tratto stretto. Di qui si prosegue nella forra, certo una delle più belle del Piemonte, con una dinamica progressione in libera, ma è bene tenere in conto la possibilità di bagnarsi, prima di giungere alla Sala dei Ciclopi. In tutta la grotta e soprattutto nelle zone più alte, sono noti parecchi rami laterali difficili da descrivere. Meritano menzione il Ramo degli Indiani, vicino al sifone a monte, il Ramo dei Disorganizzati e quelli del Grillo, nelle zone fossili del secondo e terzo ingresso, e le risalite del 1991. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Itinerario:
L’ingresso storico della cavità, a pozzo, si apre sul fianco esposto a nord della conca carsica delle Turbiglie, in mezzo al bosco di faggio. Questa splendida ampia dolina erbosa è ben visibile sulla sinistra percorrendo la stradina asfaltata che collega la cresta Serra di Pamparato a Torre Mondovì. Poco a monte di una panchina, si stacca dalla stradina un sentiero pianeggiante che costeggia verso ovest la parte a monte della valletta chiusa. Abbandonatolo dopo l’ultima radura occorre traversare per alcune decine di metri la faggeta in leggera salita, individuando il pozzo di ingresso. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Storia:
1884: F. Sacco, fino alla base: del 2° pozzo; la grotta sembrava finita lì. Sacco lasciò uno schizzo indicativo delle parti esplorate. Il Sacco (1884) reperì ossa subfossili di Ursus Arctos nella sala detta appunto dell'Orso; sono ora conservate nel Museo di Geologia dell'Università di Torino. (tratto da: Speleologia del Piemonte - Parte II: il Monregalese)
Relazioni
Geologia:
Meteorologia:
Idrologia:
Associazioni speleo:
Bibliografia:
Alias:
Foto
Foto cavità

Enrico Lana - Licenza: CC BY-SA 4.0