Grotta dell'Orso di Ponte di Nava (PI118)

Dati principali
Sinonimi
GROTTA DEL POGGIO
Primo segnalatore
Località
FRAZIONE PONTE DI NAVA
Area
MONTE DEI CANCELLI - PONTE DI NAVA
Valle
Montagna
Coordinate
Lat: 44.1190364, Lon: 7.8753066, Quota: 810 m UTM WGS84 32T
Estensione
Totale: 705 mPlanimetrica: n.d.Sviluppo: n.d.
Profondità
-: 35 m +: n.d. Totale: 35 m
Sistema carsico
Praticabilità
Ambiente
Archeologico:
Marino:
Lacustre:
Rischio ambientale
Stato
Aperta
Note chiusura
Descrizione
Note:
Descrizione:
La grotta consiste in una serie di gallerie sub-orizzontali che si dipartono dalla sala d’ingresso. Sulla sinistra una grande galleria a sezione subcircolare, conduce rapidamente all’attivo ed al grande lago-sifone. Pochi metri di lago ed inizia la parte speleosubacquea, ad un primo sifone percorso con buona portata dal torrente principale (S1, L=60 m, prof. 8 m, ) segue sulla destra una galleria aerea concrezionata che si sviluppa per circa 200 m arrestandosi su una strettoia impraticabile, mentre sulla sinistra si trovano S2 (L=15 m, prof. -2 m) e S3 (L=90 m, prof. -18 m). L’uscita del terzo sifone è raggiungibile anche dalla precedente galleria concrezionata, di qui parte S4 (L=40 m, prof. -9 m) che si presenta stretto, malagevole e con cattiva visibilità. Ritornando alla sala iniziale una seconda galleria, centrale, conduce dopo un centinaio di metri circa, restringendosi progressivamente, ad ambienti angusti chiusi da piccole frane. Ancora dalla sala iniziale, sulla destra una serie di ambienti, abbastanza complessi, vicini ed intercomunicanti, permettono di raggiungere un laghetto ed una piccola galleria chiusa da concrezioni.
Dal punto di vista idrogeologico la cavità è attraversata da un importante torrente nel quale non è difficile trovare piccole trote. La temperatura dell’acqua muta fortemente durante l’anno, in inverno si attesta intorno ai 4° C, mentre in estate può raggiungere i 10° C. Da tutte queste indicazioni appare molto probabile che il corso d’acqua sia legato a perdite subalveari del fiume Tanaro. La venuta a giorno delle acque è presso una serie di vasche, qualche centinaio di metri a valle, in prossimità del fiume stesso. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Itinerario:
La cavità si apre circa 500 m a est della frazione di Ponte di Nava, in alta Val Tanaro, in corrispondenza di una casa isolata, a circa 15 m dalla strada; l’ingresso, che immette direttamente nella sala iniziale, è in corrispondenza di un muretto a secco e chiuso da una vecchia porta di legno. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Storia:
La grotta fu scoperta casualmente nell’ottobre 1886 dal proprietario del terreno mentre eseguiva i lavori di scavo per la realizzazione di un muro. La cavità fu esplorata dal proprietario del fondo che ritrovò i resti ossei di Ursus spelaeus. Da qui il nome dato alla grotta. La prima esplorazione sistematica fu del Capello nel 1952, il GSP superò negli anni sessanta il primo sifone a monte giungendo nella successiva galleria. Nel 1991 il gruppo CSARI di Bruxelles ha passato una serie di sifoni giungendo fino ad un quarto sifone intransitabile. (tratto da: Atlante delle aree carsiche piemontesi - Volume 2 (2010)
Relazioni
Geologia:
Meteorologia:
Idrologia:
Associazioni speleo:
Bibliografia:
Alias:
Grotte collegate:
Foto
Foto cavità

Davide Barberis - Licenza: CC BY-SA 4.0